Articolo di Simona Zazzetta tratto da farmacista33.it

Con il commissariamento dei comuni inadempienti per l’individuazione del “piano farmacie” e l’allineamento di altri che lo erano altrettanto, il concorso straordinario indetto in Sicilia dovrebbe riprendere il suo iter e arrivare a un interpello a marzo, «scongiurando eventuali interventi su farmacie soprannumerarie, come prevede per ora il ddl concorrenza». È quanto riferisce a Farmacista33 Giuseppe Augello, coordinatore dei vincitori del concorso in Sicilia sospeso per un’ordinanza con cui il Tar di Palermo ha accolto un ricorso di due farmacisti che contestano l’operato della commissione. La pendenza giuridica si è aggiunta a quella amministrativa di alcuni comuni che non avevano completato il quadro delle nuove sedi. La prima dovrebbe sbloccarsi, con la discussione del ricorso fissata il 9 dicembre, «favorevolmente», assicura Augello. La seconda a breve: «Nei 3 comuni commissariati» sottolinea «Messina, Tremestieri e Paternò, i rispettivi consigli comunali sono ormai esautorati e l’unica autorità competente è il commissario, di ormai imminente designazione, poiché mancano solo i nomi. Il Commissario designato potrebbe addirittura espletare il compito in pochi giorni, essendo libero da pressioni e condizionamenti». Augello spiega che gli altri Comuni si sono finalmente allineati anche se qualche problema rimane a Siracusa e a Cinisi, «dove la sede designata è stata annullata da una decisione del Tar». Sempre ai Comuni è stato chiesto, tramite Pec, di aggiornare la Regione su eventuali cause pendenti datate 2012, «quando, alla pubblicazione del bando c’erano 60 giorni per contestare le sedi individuate» ed è emerso «che circa il 30% dei comuni erano stati coinvolti, ma si ritiene poco probabile che vi possano ancora essere contenziosi pendenti». Per quanto siano quasi risolti questi aspetti, resta da capire se il ddl concorrenza potrà intervenire sulle nuove aperture: «Andrà chiarita, mi auguro con provvedimenti correttivi se il ddl non verrà modificato, se non cancellata la norma farmacie sovrannumerarie, già malvisto anche da diverse componenti politiche e professionali. Deve essere chiaro che eventuali revisioni con decentramento non si possono applicare alle sedi a concorso, altrimenti salta tutta la riforma Monti». E conclude con un appello: «Non ci resta che sperare sulla solerzia di tutte le parti, sull’onestà dei colleghi pretestuosi e di non trovare contenziosi sulla graduatoria definitiva, che potrebbe esser pubblicata a gennaio, per arrivare all’interpello già entro marzo».