Articolo di Simona Zazzetta tratto da farmacista33.it
La decisione della Regione Siciliana di procedere seduta stante alle procedure del concorso straordinario di assegnazione delle sole sedi che non sono state oggetto di annullamenti o contestazioni «penalizza i professionisti con i punteggi più alti». A esprimersi in questi termini è Maurizio Pace segretario della Fofi e presidente dell’Ordine di Agrigento, in un comunicato in cui si sottolinea che «in alcuni casi si tratta di sedi la cui individuazione è stata annullata, con la necessità per i Comuni di provvedere a nuove delibere, o di sedi sulla cui individuazione pendono ricorsi avanti al giudice amministrativo».
«La vicenda del Concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche, come ampiamente previsto» spiega Pace «ha dato origine a un contenzioso notevole, che rischia di ritardare ulteriormente l’espletamento delle procedure. Tuttavia non condividiamo la decisione della Regione Siciliana di procedere seduta stante alle procedure di assegnazione delle sole sedi che non sono state oggetto di annullamenti o contestazioni». E aggiunge: «Si tratta assai spesso di sedi poste in grandi centri come Palermo, Messina, Marsala, Agrigento e altri ancora, quindi piuttosto appetibili. Procedere all’interpello dei candidati escludendole significa penalizzare i professionisti con i punteggi più alti e ritengo che la Federazione degli Ordini non possa che richiamare la necessità di un trattamento equo di tutti i colleghi che hanno partecipato al concorso».
Secondo Pace, inoltre, questa soluzione può essere a sua volta oggetto di ricorsi: «Mi sembra evidente che tutto serva fuorché aumentare ulteriormente il contenzioso. Meglio sarebbe invece farsi parte attiva perché le controversie e gli atti ancora necessari siano risolti nel più breve tempo possibile, consentendo l’assegnazione contestuale di tutte le sedi originariamente previste. Altrimenti si corre il rischio che gli ultimi divengano i primi, e i primi gli ultimi, ma con esiti ben diversi da quelli del dettato evangelico».