Articolo tratto da farmaciavirtuale.it
Il presidente della giunta della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha emanato un decreto (il numero 129 del 28 luglio 2015) nel quale dispone la revoca della commissione esaminatrice nell’ambito del bando di concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche sul territorio dell’amministrazione locale. La ragione della decisione assunta dal vertice regionale è legata – si legge nel documento – alla «comunicata incompatibilità di uno dei componenti nominati», per effetto della quale «la commissione esaminatrice ad oggi non si è ancora insediata».
Il presidente campano ripercorre i passaggi della procedura, avviata con decreto dirigenziale numero 29 del 23 maggio 2013 (che istituiva il bando), e proseguita con il decreto del presidente della giunta regionale numero 95 del 14 maggio 2015. Con quest’ultimo venivano appunto nominati i componenti della commissione esaminatrice, ovvero un professore universitario ordinario o associato con anzianità di insegnamento di almeno cinque anni in una delle materie di insegnamento di cui al D.P.C.M. 81/2011; due funzionari dirigenti o appartenenti alla carriera direttiva, dipendenti della Regione, dei quali almeno uno farmacista; due farmacisti, di cui uno titolare di farmacia e uno esercente in farmacia aperta al pubblico, designati dall’Ordine provinciale.
Oltre all’incompatibilità di uno dei componenti scelti, De Luca sottolinea come le nomine siano state effettuate nel maggio del 2015, ovvero «nel periodo di quarantacinque giorni antecedenti la data stabilita per l’elezione degli Organi regionali». «Alla luce di quanto espresso dalla Corte Costituzionale – prosegue il governatore – durante la fase pre-elettorale e fino alla sostituzione, gli organi dispongono “di poteri attenuati, confacenti alla loro situazione di organi in scadenza, analoga, quanto a intensità di poteri, a quella degli organi legislativi in prorogatio”». In altre parole, la tempistica della nomina non è stata, secondo De Luca, idonea. Pertanto, lo stesso presidente della regione ha dato mandato al direttore generale della Tutela della salute e al Coordinamento del sistema sanitario regionale di avviare nuovamente il procedimento.