Articolo di Simona Zazzetta tratto da farmacista33.it

Disomogeneità nel completamento della procedura di valutazione dei titoli, terminata in cinque regioni, tre all’80-90% le altre sotto il 50%, un quorum che ovunque rischia di essere sotto la soglia prevista, diversi ricorsi al Tar ancora pendenti, ma una rassicurazione: entro l’anno saranno assegnate le sedi con elevati livelli di garanzia e rispetto della norma. Questo lo stato dell’arte con le sue criticità, emerso nel corso della mattinata di lavori, l’ultima, della manifestazione FarmacistaPiù che si è chiusa ieri a Roma.
Le regioni virtuose, stando all’indagine presentata da Domenico Di Tolla, delegato Fofi per la Puglia, sono Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana e Puglia, dove il completamento della valutazione dei titoli si tradurrà nella pubblicazione della prima graduatoria entro l’estate. In Umbria, Lazio e Molise il completamento è tra l’80-90% le altre sono sotto il 50%. «Il ritardo di un anno» ha spiegato Di Tolla «si somma a una disomogeneità regionale che porrà un problema di scelte per i colleghi che hanno presentato la domanda in più regioni come consentito dalla norma. Inoltre, andrà fatta una riflessione sulla sostenibilità delle nuove sedi, poiché, praticamente in tutte le regioni il quorum futuro è sotto la soglia dei 3.300. In Piemonte è 2.340, in Abruzzo e Calabria 2.300 in Molise 1.751. Dato da valutare anche alla luce del reddito pro capite che dà una dimensione della capacità contributiva dei cittadini. Si passa da un reddito di 13.900 euro del Friuli ai 7.500 euro della Campania, di fatto le sedi del Sud saranno svantaggiate rispetto al Nord. Il numero di sedi messe a bando è ovunque superato dal numero di domande presentate, e sono numerose le domande fatte in forma associata, formula che va messa in relazione con la sostenibilità della farmacia». 
«Pensavo peggio, considerando la scarsa applicabilità del Decreto legge del 2012 che ha dato il via al concorso» ha commentato provocatoriamente Loredano Giorni, in veste di coordinatore del Gruppo interregionale sulla farmaceutica «Se il legislatore avesse voluto una risposta rapida per lo sviluppo e il rilancio dell’economia avrebbe dovuto fare una legge speciale e solo per titoli di servizio in farmacia. Ma entro l’anno riusciremo ad assegnare le sedi, e già nei prossimi giorni ci sarà una riunione per gli ultimi aggiustamenti affinché le Regioni che hanno finito le procedure possono procedere all’interpello. I dati raccolti da Fofi sono consonanti, se non avessimo proceduto con questi tempi e nel rispetto di tutte le norme previste i bandi sarebbe stati facilmente impugnabili».
Un concorso che si chiuderà in ritardo ma che, come ha sottolineato Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente Fofi «avrà elevati livelli di garanzia e di uniformità di metodi grazie a una piattaforma informatica comune. Ma che solleva alcune domande. Non sapendo se ci sarà un altro concorso dopo questo, quali opportunità ha un giovane laureato per accedere alla titolarità di una farmacia?».