La “fine” [?] del Concorso Straordinario: sedi non assegnate e concorrenti non interpellati

Articolo di Alessia Perrotta e Gustavo Bacigalupo tratto da Sediva News

Nel comune in cui ha sede la farmacia di cui sono titolare sono state istituite due nuove sedi nel concorso straordinario del 2012, ma una delle due, ed esattamente quella più vicina alla mia, ancora oggi, almeno per quello che mi risulta, non è stata assegnata a nessuno. Mi sono informato e ho saputo che il concorso è ormai finito. Che succederà adesso? La sede verrà soppressa?

Sono due quesiti che riteniamo di poter trattare congiuntamente riguardando entrambi la “fine” [o presunta tale…] del concorso straordinario e di quello laziale in particolare.

Ormai sono più di una le Regioni per le quali sono decorsi i sei anni di “validità” della graduatoria [che, come noto, decorrevano/decorrono dalla data del primo interpello], ma solo alcune di esse hanno affrontato con determinazioni dirigenziali la sorte delle sedi non assegnate o non aperte all’esito dei vari interpelli.

Rispondiamo dapprima al secondo quesito, perché l’esempio della Regione Lazio – al cui concorso straordinario vi state riferendo – può essere utile anche ai fini di uno scrutinio del primo quesito e in generale a chiarire un po’ meglio le cose.

Quella laziale è infatti proprio una delle Regioni che ha dettato [e in termini francamente non equivoci] una specifica disciplina per la gestione del “dopo concorso” e quindi, in particolare, anche del “futuro” delle sedi rimaste inassegnate, che peraltro non potrà non vedere il ritorno – sia pure, teniamo, in tempi non strettissimi – alla “normalità” del concorso ordinario.

Intanto, ed eccoci al punto, la Determinazione n. G13452 del 6/10/2022 ha chiarito che dopo il nono [varato il 5 giugno 2022] “non si svolgeranno ulteriori interpelli” perchè la graduatoria del concorso straordinario è “scaduta” il 28 giugno 2022 non potendo quindi da allora “essere più utilizzata” [come qualcuno forse ricorderà, tuttavia, alcuni giorni fa abbiamo commentato la sentenza del Tar Puglia n. 582 del 14/12/2022, che ha interpretato ben diversamente il comma 6 dell’art. 11 del Crescitalia: in attesa del probabile intervento in sede cautelare del CdS, vi rimandiamo alla Sediva News del 16 dicembre 2022 “Quale il destino delle sedi inassegnate ecc.?”].

Per i concorrenti non interpellati, dunque, nessuna speranza. Venendo ora agli aspetti generali dell’intera vicenda, la Regione Lazio – come accennato – ha illustrato ampiamente [con considerazioni comunque estensibili in buona parte anche alle altre Regioni] quali sono i passaggi successivi all’avvio dell’ultimo interpello e alla sopravvenuta inutilizzabilità della graduatoria.

In primo luogo, sono 48 le sedi – tra quelle originariamente incluse nel bando laziale [e quelle resesi vacanti?] – rimaste definitivamente inassegnate, anche se quello è un numero che potrebbe essere aumentato o diminuito a seguito della decadenza degli assegnatari per la mancata apertura delle farmacie entro 180 giorni dall’assegnazione definitiva , o per l’esercizio del diritto di prelazione su alcune di esse da parte dei Comuni [tant’è che la Regione ha voluto rendere noto ai Comuni interessati questa loro facoltà], o in dipendenza dell’esito delle iniziative giudiziarie intraprese con riguardo ad alcune di esse, tuttora pertanto sub judice, oppure, infine, per effetto della loro soppressione, perché soprannumerarie, in conseguenza della revisioneordinaria della pianta organica.

Da ultimo, conclude la Regione, le sedi non assegnate/non aperte/non soppresse/non prelazionate – cioè le 48 o quelle che saranno cammin facendo – verranno rese disponibili per la procedura di concorso ordinario.

In definitiva, rispondendo ora anche al primo quesito, il Comune in cui è ubicata la Sua farmacia potrebbe anche deliberare la soppressione di questa sede rimasta inassegnata nel caso ovviamente in cui essa risulti oggi soprannumeraria.

Diversamente, potrà decidere di prelazionarla o destinarla al concorso ordinario, quando sarà. Certo è che i tempi si riveleranno fatalmente lunghi o molto lunghi, ma qui i problemi diventano altri e ne parleremo quindi in altra circostanza.

 

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