Articolo di Maurizio Cini tratto da farmacista33.it

In merito alla notizia dell’approvazione della graduatoria della regione Toscana, relativa al concorso straordinario per l’assegnazione di 131 sedi farmaceutiche, e di prossima pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della regione, si possono trarre le seguenti conclusioni. La Toscana è la seconda regione, dopo la Liguria, che ha pubblicato la graduatoria mentre quella “provvisoria” della regione Puglia continua a sollevare forti dubbi circa la sua stessa legittimità ed alimenta una miriade di potenziali ricorsi al Tar contro quella che sarà la graduatoria definitiva.
A proposito della Toscana qualcuno ha parlato di “sedi a perdere”, cioè di sedi che erano previste dal bando ma che, a seguito di provvedimenti successivi amministrativi o giudiziari, sono state stralciate e non saranno assegnate. Questo è avvenuto o sta avvenendo in quasi tutte le regione, ma si tratta di numeri esigui che non intaccano la portata generale del concorso. Ed proprio a proposito del concorso che si nutrono le maggiori preoccupazioni per il “valzer dei ricorsi”. I ricorsi, a nostro avviso, saranno numerosi ma la loro capacità di bloccare le assegnazioni dipenderà dalla Magistratura amministrativa che potrà accogliere o meno le eventuali richieste di sospensiva della graduatoria.
La responsabilità va ricercata però nel regolamento concorsuale nazionale che risale al 1994 ed al mancato coordinamento delle commissioni regionali circa i criteri di valutazione. Grave infatti è il mancato aggiornamento del regolamento che andava fatto prima della legge nota come “Cresci Italia”. Si sono viste infatti, proprio nelle more della graduatoria definitiva in Puglia, come certi titoli di studio siano stati valutati in maniera opinabile ed anche in contrasto con la normativa nazionale sui concorsi per farmacie.
Altro aspetto determinante ai fini della effettiva apertura delle farmacie sta nelle procedure di assegnazione ai vincitori in forma associata. Ai singoli come titolari o, meglio, come co-titolari alla luce di un parere ministeriale? A società costituite ad hoc (Sns  o Sas)? A società cooperative a responsabilità limitata? La prima regione che dovrà procedere con le assegnazioni sarà certamente la Liguria ma dipenderà anche dalla mole di ricorsi che perverranno.