Fare luce sui ritardi in merito all’apertura delle nuove farmacie e sulle procedure concorsuali che vanno a rilento. A chiederlo, in un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e degli Affari Regionali è il capogruppo del Pdl in Commissione Igiene e Sanità del Senato Luigi D’Ambrosio Lettieri che, in riferimento al decreto “Cresci Italia” che all’articolo 11 prevede misure per il potenziamento dei servizi farmaceutici, evidenzia come «a oggi siano stati riscontrati dei problemi tecnici all’interno della piattaforma tecnologica messa a punto dal Ministero della Salute, in stretta collaborazione con le Regioni – consentendo a queste ultime di attivare procedure concorsuali in piena autonomia e ai candidati di partecipare al bando di concorso compilando un modulo on line – creando disagio ai concorrenti e determinando un rallentamento delle procedure. Il mancato potenziamento dei servizi farmaceutici sul territorio andrebbe a detrimento del buon funzionamento del sistema sanitario in cui le farmacie rivestono un ruolo significativo offrendo ai cittadini assistenza e servizi supplenti alle carenze territoriali e la mancata attivazione dei concorsi non sarebbe un buon segnale neanche dal punto di vista occupazionale». D’Ambrosio Lettieri chiede «se le Regioni abbiano provveduto a bandire i concorsi come previsto dall”articolo 11 della legge del 24 gennaio 2012 n. 27 e ad assicurare lo svolgimento dei medesimi concorsi per l’assegnazione delle nuove sedi; se tali concorsi siano ancora in fase di svolgimento o se si siano conclusi ovvero quali i motivi per i quali le procedure previste dal citato art. 11 non si siano ancora concluse; quale sia il numero delle sedi farmaceutiche di nuova istituzione per ciascuna regione sulla base del nuovo rapporto farmacia-abitanti; se i Ministri ritengano che la piattaforma tecnologica abbia effettivamente perseguito l’obiettivo di rendere trasparenti, tempestive e uniformi le procedure concorsuali assicurando lo scambio e la diffusione delle informazioni tra gli utenti e gli enti interessati».